(di Francesco Saviola)

 

Hands working with a laptop on the white office desk with a mobile phone, a title online study on the both screens. Education, business concept photo

Negli ultimi mesi, la routine di moltissime famiglie si è arricchita di momenti insoliti e, dunque, di nuove domande.

In tante case, il tempo della lezione online è accolto con curiosità e perplessità che attraversano studenti, genitori e insegnanti.

Come si può imparare da casa?

Scuole chiuse: cosa è cambiato?

La scuola è l’istituzione a cui si affida tutti i giorni l’istruzione di bambini e ragazzi: rappresenta una certezza e un punto di riferimento.

In classe, gli alunni e gli studenti sono guidati dall’insegnante, che propone preziose informazioni e feedback. Essi possono, inoltre, confrontarsi e co-operare tra loro.

Questa intensa attività interattiva e sociale si intreccia con quella individuale.

In particolare, il contesto scolastico stimola e semplifica molto la rielaborazione e la riorganizzazione personale delle conoscenze!

Come aiutare i bambini e i ragazzi nello studio, dunque, quando le scuole sono chiuse?

Lo studente come protagonista dell’apprendimento

Ricreare il contesto di classe tramite internet è certamente utile ma non sempre possibile e proficuo. Dunque, la distanza può essere un’importante occasione per lanciare nuove sfide ad ogni singolo studente.

La dimensione individuale dell’apprendimento diventa fondamentale.

In generale, infatti, si sa che uno studente impara “meglio” quando sente di essere il protagonista del suo apprendimento, facendosi carico di dare significato a quello che studia.

È utile che l’insegnante stimoli ogni studente ad esplorare autonomamente anche argomenti che lo interessano, favorendo un apprendimento per scoperta.

Quali fattori individuali entrano in gioco?

In questo quadro, entrano in gioco soprattutto gli aspetti motivazionaliemotivi del ragazzo che apprende. Questi includono, ad esempio, curiosità, percezione di competenza e autoefficacia.

In particolare, le esperienze che emozionano sono quelle dalle quali si apprende di più: a tutti, ad esempio, è capitato di “perdere la cognizione del tempo” durante un’attività o una lettura intensamente gratificante.

Inoltre, ogni persona ha degli interessi rispetto ai quali sviluppa un ampio bagaglio di conoscenze e di abilità grazie al quale si sente capace.

Cosa proporre a bambini e ragazzi?

Sembra importante, dunque, incoraggiare i ragazzi a esplorare ciò che li incuriosisce.

Questa attività di scoperta è un’occasione per: costruire con i ragazzi le strategie di apprendimento; partire dall’esperienza per costruire sapere.

Inoltre, attività come ricerche e approfondimenti si prestano bene a momenti di confronto e di scambio di pensieri con la classe e l’insegnante.

Bibliografia

  • Roletto, E.(2005). La scuola dell’apprendimento. Erickson
  • Scataglini, C.,Cramerotti, S., Ianes, D.(2008). Fare sostegno nelle scuole superiori, Erickson